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CONSIGLIO FIR: COMUNQUE VADA SARA’ UN INSUCCESSO

Oggi si gioca l’ultima giornata del Campionato di Eccellenza! Ogni anno infatti, di questi tempi, è il Consiglio Federale che decide cose che, evidentemente, le regole federali  e burocrazia ovale non riescono a redimere.

Oggi infatti il Consiglio Federale potrà dire se una squadra si è iscritta o no al Campionato, si vede che la modulistica non è poi così chiara, decide se il Campionato è a 11 o 12 squadre, se è a 11 chi sta a casa e se è a 12 chi prende il posto vacante.

Per fortuna nostra e di tutto il movimento la FIR si è data una regola precisa per prendere queste decisioni: non avere una regola precisa. Questo metodo lungimirante tranquillizza tutti coloro che, anche per il futuro, puntano su una sana raccomandazione politica per ovviare a qualche eventuale problemino.

La FIR ha salvato i Cavalieri e non ha quindi il problema di Prato al quale ha anticipato i soldi per risolvere un arbitrato della quale lei stessa era arbitro ma ha quello dei Crociati Parma che non si sono iscritti al Campionato. Le menti semplici non riescono a comprendere quale sia il problema di una squadra che non si è iscritta, alcuni potrebbero pensare che se uno non si è iscritto non c’è e basta, potrebbero intonare il famoso detto “chi non c’è non conta” e poi chiosare con “avanti un altro“. Magari fosse così facile, questo è quello che è accaduto lo scorso anno ma, lo scorso anno era lo scorso anno, lo scorso anno si fece così ma quest’anno……dipende. Se ci fosse una regola, magari quella dello scorso anno, la Pro Recco dovrebbe cominciare a pensare alla Eccellenza senza dover ringraziare altri che il proprio merito, una cosa fatta tutta in casa insomma,  ah che solitudine! Per fortuna allora non è così, gli Squali comunque vada avranno  invece qualcuno da ringraziare.

Oggi va in onda l’ultima giornata del Campionato di Eccellenza ed ogni anno è così, la cosa è triste per molti ma non per la FIR. Basterebbe scrivere due regole precise prima della fine del Campionato per non dover incappare in questi giochini verticistici così distanti dallo sport ed evitare il vuoto ma necessario sarcasmo di cui sopra.

Non basta affidare ad un main contractor un evento a San Siro per il 2015 per essere considerati in Europa una federazione seria, ci vogliono ben altre soluzioni, ci vuole un day by day di serenità e serietà permanente, regole e programmi di medio-lungo periodo. Per questo penso che  il Consiglio Federale di oggi, con tutto il rispetto che deve comunque avere in quanto massima istituzione del nostro sport, è un insuccesso a prescindere: a dover salvare quella società invece dell’altra o a dover prendere certe decisioni a tavolino non ci si doveva nemmeno arrivare.

Speriamo nella prossima volta.

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