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QUESTIONE DA PRO

NIKE RUGBY CONNECTION: TREVISO FA PARLARE E FA ANCHE PENSARE.

La Tribuna di Treviso di questi giorni ha dato fondo alla pazienza dei tifosi ovali biancoverdi, il titolo del giornale trevigiano del 7 luglio 2013 dice già tutto “La Nike vuole il rugby dei Benetton – Possibile un clamoroso cambio di nome della società: il colosso dell’abbigliamento punta all’acquisto di squadra e brand”. 

L’ipotesi disegnata dalla Tribuna parla della stagione 2014/2015 per l’esordio del “Nike Rugby” e maliziosamente il giornalista toglie il “Treviso” al nome del nuovo team perchè, ipotesi spendibile, la franchigia sotto queste spoglie potrebbe davvero trasferirsi a Roma o comunque potrebbe stargli stretto il solo capoluogo della Marca.

L’ipotesi è realistica ed è della stessa misura dei calzini di Munari il quale però ha diverse volte dichiarato potenzialmente possibile la chiusura della esperienza europea che, per quanto bella,  se isolata e fine a se stessa ed alla Nazionale è meno interessante di quanto si pensi.

Trattasi comunque solo di ipotesi sulla quale ci sarà occasione di parlare e di sparlare; se  la “Nike-connection” dovesse infatti trovare un minimo riscontro nei prossimi mesi vedremo volare attrezzatissimi avvoltoi sopra Monigo e uomini in scuro tenuta “federales” a negoziare vittoria o resa.

L’ipotesi che questa Nike Rugby non debba restare a Treviso sembra assurda, andare via dalla Capitale del rugby italico per trasferirsi semplicemente nella Capitale? Logico solo se non è il rugby il vero obiettivo.

Fosse vero Treviso però non resterà senza rugby, non ci credo e del resto non è possibile, chi se la ricorda “l”eccellente opzione”?

Si dovesse davvero materializzare questo Nike Team e, c0me in ogni grande operazione quando il marketing si sostituisce allo sport, diventasse quel mostro senza testa, quel partito di plastica, quella franchigia senza territorio e senza radicamento, come le Zebre insomma,  credo che i saggi ed avveduti dirigenti biancoverdi troveranno il modo di giocarsi la “opzione” del contratto che li ha portati in Celtic: ovvero il rientro in Eccellenza di un Rugby Treviso magari nuovamente biancoazzurro.

Alla resa del primo conto c’è comunque una cosa che questo spiffero ovale marcato Nike sembra volerci ricordare. Questa partecipazione alla Celtic costruita dalla FIR non per far giocare due nostre squadre in un Campionato di Alto Livello ma per molti altri  motivi legittimi, giusti ma collaterali alla partecipazione in se (crescere il vivaio, far giocare l’alto livello per fare una buona Nazionale ecc ecc) rende il progetto fragile ed attaccabile da interessi che di sportivo hanno poco, rende tutto un po’ deboluccio, esposto ad appetiti che niente hanno a che fare con lo sport ed il suo normale radicamento territoriale.  Per mettere il nostro rugby al riparo da tutto questo serve un grande campionato italiano, quando si cominciasse a costruire una cosa così potremmo già cominciare a non avere questo smodato bisogno di tutte queste leghe Celtiche o  Pro12 e saremmo più svincolati da certi pressanti interessi.  Forse è per questo che questo grande campionato italiano non lo fanno mai ?

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