“Lassa pur ch’el mond el disa | ma Milan l’è un gran Milan…” nella foto Antonio Raimondi
Leggevo un pezzo del sempre gradevole Antonio Raimondi che su OnRugby si concede spesso efficaci passaggi da curva sud che altrove non gli sono permessi. Il pezzo (Vigorelli , l’inutile guerra tra rugby e ciclismo ….) racconta di Milano, dello stadio Vigorelli, del rugby, del ciclismo ma soprattutto racconta di Milano, del rugby milanese e poi forse anche del Vigorelli.
La storia ha inizio dal fatto che il Vigorelli, stadio del ciclismo da pista della tradizione italiana, non ospita manifestazioni sportive da quindici anni, per lui c’è in vista un progetto di riqualificazione con basi certo sportiva ma multifunzione, insomma oltre al ciclismo li dentro ci potrebbe andare anche il rugby. Il barbuto Antonio racconta le difficoltà del ciclismo italiano, di come sarebbe bella Milano con il Vigorelli a puntino, con dentro rugby e ciclismo ma quelli delle biciclette non sono d’accordo e Antonio aggiunge “il mondo del ciclismo, con la complicità delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli anni, non ha fatto nulla (o non abbastanza) per salvare la pista dal degrado. Siamo davanti ad un classico spreco italiano”. La battaglia è appena cominciata.
Ma le righe del Raimondi sembrano raccontare di un tormento, non è il Vigorelli, non è il rugby, è Milano, è Milano ed il rugby, perchè Milan l’è un gran Milan ma nel rugby no. Non ci sono squadre abbastanza in alto, si fa fatica, pochi impianti, i tesserati negativamente sproporzionati rispetto al bacino.- Forse c’è un mondo risucchiato da intermilan, ma c’è voglia di fare, c’è il Rugby Milano, poi RGM, poi Union; da qualche parte, ma non nel pezzo di Raimondi, il ricordo degli scudetti degli Amatori che è forse la vera ferita ancora aperta di Milano e dei suoi innamorati. Poi c’è anche l’Arena Civica, anche lei venduta sui media a tutto il mondo del rugby pochi anni fa come la patria della rinascita del rugby milanese, adesso guarda cosa fa l’Arena Civica. Poi c’è un mondo d’impresa che non pensa ovale, ma c’è anche il Rugby nei Parchi con tanti bambini e ragazzi e tanta storia ovale che scende e sale nel pezzo di Raimondi come una bicicletta impazzita, impazzita d’amore, per il rugby ma, prima di tutto, per Milano.
Non so se il Vigorelli sarà mai anche solo un po’ ovale ma se solo un po’ la passione del barbuto e quell’amore per Milano può contagiare qualcuno, bhè allora Milano avrà il suo “vigorelli”, non so quale sarà tanto meno dove, penso che ci sarà; ci vuole sangue di rugby però, tanto e di quello vero, Milano magari tornerà in Serie A, forse di più, è questa la scommessa? Tutto qui? Raimondi forse vuole molto di più, vuole che ci sia Milano dietro tutto questo.
Anche a me, caro Antonio, non piace che Milano sia, per il rugby, una piazza da voti, uno stadio grande, San Siro, dove magari fare un bell’incasso azzurro sfruttando la movida, una scusa dei potenti per regalare una squadra venuta da fuori, capisco che Milano è di più, che ha un cuore grande, di passione e di gioia, sinceramente ovale, hai ragione Antonio, allora tu continua a spingere, lassa pur ch’el mond el disa…….
