Sono le società che hanno comunicato alla Federugby ognuna il nome del proprio rappresentante nella sfida per “il migliore della Eccellenza 2013“, titolo che affidate voi prima cliccando sul bottone FIR e poi dando la vostra preferenza.
Ci sarebbe subito da fare una disamina per capire come mai alcuni team abbiano scelto certi giocatori invece di altri ma, pare evidente, i fattori che sono in gioco sono molti, non tutti esprimibili pubblicamente dagli interessati così la cosa ci costringe a cambiare obiettivo perchè, fra tutte le obiezioni possibili a questa iniziativa, una salta subito al naso: come si fa a scegliere fra un pilone o un mediano, fra un tre quarti o un tallonatore? Volessimo anche ragionarci una settimana non troveremmo una soluzione, non trovandola questa “nomination” si trasforma un po’ nella competizione tra bande, ognuna vota “il suo”, quello della sua squadra, e “forza quello” e “forza questo”.
Bhe, mettetela come volete ma io non mi ci sottraggo, “me lo faccio io il criterio“, ho pensato, ed allora ho cominciato a scavare ed ho deciso: voto quello che è stato maggiormente determinante nel suo team. Ecco che cominciano i guai, adesso si rischia di far arrabbiare qualche amico, resta il fatto che molti di questi sono stati fin quasi indispensabili per il proprio team ed allora “fuori i nomi”.
Mi piace la scelta dei Cavalieri, il Bernini è uno che ho visto davvero bene, l’economia del team non poggia proprio su di lui ma la sua seconda linea è davvero ottima. Che farebbe San Donà senza il mitico Molitika? I tifosi del Piave gli devono il prezzo del biglietto, una cosa dirompente ed anche abbastanza precisa, Molitika è la sicurezza dei giovanotti sandonatesi è una delle frecce d’oro all’arco del San Donà. Eccellente scelta di Rovigo, classe ’92, ottimo in campo, il De Marchi è una promessa del futuro del rugby, ha bisogno di tempo, lui ne ha, meglio di così?
Lucchese rappresenta l’anima del Mogliano, la velocità che lui sa imporre al gioco è notevole, quest’anno mi è parso più corale il gioco del “suo” Mogliano, meno Lucchese-dipendente e questa è una gran cosa. Ha mancato qualche appuntamento Mennitti-Ippolito ma è un vero talento, giovanissimo, composto in campo, chi ha detto che ci mancano i mediani di apertura sarà il caso faccia un giretto a Padova! Non è l’elemento imprescindibile di Viadana ma è una perla del rugby , Gilding a modo suo è pure rapido. Quello che è Nicola Benetti per le Fiamme Oro è scritto più volte qui in giro, vale una Nazionale, provare per credere! Chi è stato basso in classifica ha portato un peso impressionante, segnalo Mannato flanker registrato alla voce “esperienza”.
Ci siamo chiariti? No vero? Non può che essere così, scegliere un MVP è già una americanata con scarso costrutto figurarsi poi se bisogna farlo mischiando tutto così, il fatto è che questo è solo un gioco, un simpatico giochetto al pari di molte App che impestano la vita dei detentori di table pc o vari smartphone. Va preso così, peccato che poi la FIR ci distribuisca però una targa ufficiale su questo “gioco”, già che c’è se ne fa qualcuna in più ne premia uno per ruolo dei nostri migliori di Eccellenza.
