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SERIE A ELITE

UNA CORAZZATA CHIAMATA VIADANA: E’ LEI QUELLA DA BATTERE.

Le prime tre in testa hanno tre punti di distacco fra loro poi, di punti qui però in mezzo ce ne sono tredici, arriva il Petrarca ancora quarto ed anche qui, nel giro di cinque punti, ecco Mogliano e Rovigo, perchè non è ancora detta l’ultima parola ed il campionato è ancora lungo.

Guardare una classifica come quella che ci viene proposta dopo questa giornata di Eccellenza e non volersi fare la domanda “ma cosa c’è di così particolare lassù in cima” è come andare al cinema con gli occhi chiusi. I Cavalieri Prato ne hanno perse solo due, hanno una differenza fra punti fatti e subiti a +251, che è come avere una squadra che vince 15 partite di fila con 17 punti di distacco ognuna, è abituato da anni a stare in cima all’Eccellenza e, soprattutto, ha passato una profonda crisi societaria in questi mesi senza che in campo si manifestassero danni evidenti: chapeau! Anche Calvisano ne ha perse solo due e sono Vunisa, Canavosio e Vilk  i suoi trascinatori, non certo gente di primo pelo, dietro di loro, guardingo, il  solito Griffen, compositore artistico di molte vittorie dei bresciani, il fattore “esperienza” è la vera arma dei Campioni d’Italia. Viadana è in cima alla classifica, una sola sconfitta ma un solo punto di distacco dal secondo, comunque un incedere da inarrestabile, una squadra che a vederla giocare forse non ci si emoziona ma che è di una concretezza incredibile: guardiamoci allora dentro, solo un po’.

Viadana viene da una pressione chiamata Pro12 e vive una pressione chiamata FIR, posizione non agevole per giocare a rugby nel massimo campionato italiano ma la testa della classifica compensa gli sforzi di questa autorevole piazza ovale, i mantovani stanno in cima alla classifica con una differenza fra punti fatti e subiti a +240. In questo 2013, tanto per fare una analisi parziale dell’ultimo periodo, Viadana ha giocato sei match  (Reggio, Fiamme Oro, Crociati, Mogliano, Lazio e Petrarca) vincendoli tutti, in questi sei incontri ha trovato pronti all’appuntamento con la meta 11 dei suoi uomini che hanno realizzato complessivamente 21 mete (Padrò 5, Fenner 3, Robertson 2, Cowan 2, Sintich 2, Pascu 2), facile notare come oltre al gigante Padrò non disdegni l’appuntamento dietro la linea che conta anche la cavalleria più leggera; la chiave di certe vittorie di Viadana però è il piede da fermo, nelle sei giornate hanno calciato in tre, Apperley 2/4, Cipriani 3/4, e lo stratosferico Fenner che con un percentuale al piede dell’82% ed un 19/23 oltre alle mete di cui sopra è la chiave di volta del punteggio giallonero. Tanti falli, l’Eccellenza è così, quindi tanto piede, è uno skill anche quello, ed ecco allora quelli del Po pronti ad approfittarne perchè ogni campionato ha la sua caratteristica e bisogna giocarselo in base a quella non ai propri sogni o a quello che si vede in tv. Squadra concreta, tosta, solida in difesa, Viadana sarà pure una buona candidata al titolo ma le prestazioni più dubbie le ha messe in campo proprio con le dirette concorrenti, ha preso uno schiaffone a Prato (13 – 0 per i toscani) e vinto davvero di poco con il Calvisano  (20 – 17) . Ieri Viadana ha giocato con Reggio Emilia, in campo aveva una età media di 25 anni con diversi nomi importanti. Basterà?

Il resto del turno di Eccellenza è disegnato per aspettare la prossima giornata, Rovigo non ce la fa a Prato, Mogliano tiene invece il passo e supera i rossoblù in classifica, il Petrarca vince con gli abruzzesi in una partita che non fa testo. Palpitazioni in casa Lazio che riesce ad avere la meglio con il  San Donà di un solo punto.

Nel prossimo turno di Eccellenza vanno in campo le venete l’un contro l’altra armate (Rovigo -Mogliano e San Donà-Petrarca) ma per giocarlo si devono aspettare quindici giorni, un tira e molla sfibrante che incide eccome sull’andamento dei team ma diversamente pare non si possa proprio fare  e allora teniamoci il malore da diluizione del tabellone, passerà.

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