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QUESTIONE D'ELITE

IN ECCELLENZA I NUOVI INGAGGI SONO RIVELATORI DI “SANA” AMBIZIONE.

Arrivati qui è normale ci siano team che ci credono, altri meno, altri non hanno semplicemente bisogno di nulla e stanno bene così, sta di fatto che alcune squadre hanno avuto recentemente innesti importanti e, visto anche i tempi, questi innesti sono significativi delle loro ambizioni o speranze.

Secondo giro di Eccellenza, anche se in verità è l’ultima di andata a tutti piace un po’, dopo i botti dal Natale alla Befana, ripartire da qui. Indubitabile match-clou della giornata Mogliano – Petrarca, Moretti più rilassato di Casellato per l’occasione ma entrambi se la giocano grossa. Con lo scontro a Rovigo fra i rossoblù ed il San Donà si chiude il ciclo dei derby veneti mentre l’altro match importante è quello dell’Aquila dove i padroni di casa si giocano la retrocessione con i Crociati. Tutto questo per il week-end entrante.

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Steyn Holmes, nuovi sudafricani si trovano contro nel prossimo turno

Non ci stava a far la parte dell’ultimo il Rugby Reggio che già a metà dicembre ha chiamato a se una conoscenza di Coach Ghini ed è arrivato per i Diavoli Robbie Malneek, 29enne neozelandese, titolare in patria nei Tasman Makos, vero “estremo”.  Le cose si sono messe meglio, come prima non sono più ma certi conti è meglio farli alla fine.  Anche i Crociati proprio in questi giorni hanno voluto dimostrare di aver trovato “il buco” e lo hanno riempito, in maniera ammirevole per coerenza sui piani societari che puntano solo a far crescere giovani,  ingaggiando Mirko Amenta, classe ’91 terza linea dal S. Gregorio Catania (squadra che si è recentemente ritirata dal suo campionato di A1) mentre i concorrenti de L’Aquila già a dicembre dallo stesso team siciliano avevano pescato il pilone destro, ma può essere schierato anche tallonatore e sinistro, ex azzurro Under 18, ex Casinò Venezia, Enrico Cafaro classe ’89.

Se Viadana e Calvisano si sentono “coperte” a sufficienza a  Prato hanno scelto di tentarla fino in fondo, grandi ambizioni  confermate  quindi per i toscani che da metà dicembre ad oggi registrato due nuovi ingaggi. Primo è arrivato  il neozelandese classe ’85 Lupeni Siale  detto “Lui”.  Lui sostituisce il  Berryman  sospeso per doping, era in forza al Manly Sydney, squadra militante nella Shute Shield, il campionato australiano da dove provengono anche Berryman e Nifo ma lo scorso anno ha fatto esperienza in Europa marcando 9 presenze con il Carcassonne, squadra francese di ProD2 . Sempre sapore di Francia ha , sponda St.Etienne, il secondo nuovo ingaggio pratese, Simone Matzeu, viterbese, mediano di apertura classe ’92 che sostituisce lo sfortunato Dellarossa. Giovanotto da controllare questo, dopo avventura petrarchina era andato sul suolo transalpino per crescere, adesso eccolo qui e speriamo vederlo presto in campo.

La zona della classifica dove se la giocano alla grande e senza sconti è però l’incrocio tutto veneto che guarda al quarto posto; solo Rovigo è ancora in forse in fatto di rinforzi e pare tentennare, di sicuro è tornato a casa il samoano Elvis Seveali’i e si parla di un pilone argentino in prima linea, tal Gaston De Robertis, 32 anni, vecchia conoscenza del rugby di Eccellenza.

Ingaggi importanti invece a Mogliano ed a Padova, la sfida sul mercato ha prodotto due potenziali numeri otto, entrambi sudafricani anche se di scuole diverse.  E’ arrivato a Mogliano già a dicembre da Stellenbosch distretto di Cape Town, west coast,  il giovane terza linea Braam Steyn che deve far fruttare la tecnica di Casellato per un Mogliano al di sotto delle aspettative che ha sofferto molto le coppe europee. Per il Petrarca invece da Johannesburgh  è arrivato Tyrone Holmes, 26 anni, , terza linea, ma può ricoprire anche il ruolo di numero 8. Tyrone è sudafricano ma con passaporto europeo e, soprattutto, patentino da allenatore della RFU, per questo, continua davvero il nuovo corso petrarchino,  lo si vedrà anche in campo con i giovanotti delle Under ad allenare su particolari skill. Non nascondiamoci però che  Holmes è  arrivato a Padova per dare a Moretti quella esperienza in più che valga alla fine del campionato il quarto posto fin qui così ben conquistato dalla giovanissima squadra padovana.

Altri ricami ed ingaggi magari arriveranno ma già da questi risulta evidente come ci sia in giro una ambizione sana, dettata certo dai bilanci in gran affanno ma anche dalla consapevolezza che certi “innesti” devono servire a far crescere i giovani, a supportare chi c’è e, se proprio non se ne può fare a meno, a coprire buchi inattesi.  Nonostante questo clima magari un po’ ristretto però le ambizioni si vedono, il calore della vittoria finale non manca, la competizione si mantiene alta, c’è da divertirsi. Ci vediamo allo stadio.

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