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SERIE A ELITE

ECCELLENZA : IL BOTTO C’E’ MA NON SI VEDE

Nel Campionato di Eccellenza c’è sempre un momento in cui sembra stia accadendo chissà quale rivoluzione ed invece non accade praticamente nulla o poco più. Eccola qui la giornata giusta per raccontare una storia così: cinque vittorie su sei alle squadre in trasferta,  solo in due, Viadana e Petrarca, rimangono ancora senza sconfitte, raccolgono punti le squadre più indietro e non c’è più nessuno a zero. C’è il clamore della sconfitta di Rovigosceso in campo per portare a casa il bonus mete e trovatosi a strappare un punticino agli  ultimi in classifica le Fiamme Oro che fanno propria la partita che per loro conta davvero  e lasciano le retrovie accomodandosi  in posizioni più agevoli.  Tanto movimento per contare poi le posizioni in classifica e notare che l’unica variazione è lo scambio di posto fra Crociati, ora pericolosamente in fondo, e Reggio Rugby che fa il colpaccio e si trasferisce in acque più tranquille in attesa del testa a testa con L’Aquila (prossima giornata) e gli stessi Crociati (decima di campionato, primo match del 2013). La storia triste, l’unica che salta all’occhio,  è andata in diretta tv: Mogliano non ce la fa. E’ un Calvisano modesto quello che stende implacabilmente un Mogliano pasticcione al limite della indisponenza, un Mogliano che si concede errori a ripetizione sui quali Calvisano costruisce le sue tre mete. I bianco-blù giocano larghe parti del match da fermi, prendono raramente la supremazia sui fondamentali, subiscono il gioco sul punto di incontro, cadono nelle trappole cattivelle della esperta prima linea bresciana , si rialzano nel secondo tempo ma è tardi e, quando se ne accorgono, rasentano il clima di disfatta. Un Mogliano che, paradosso, sembra appesantito dalla esperienza, perchè l’unica differenza fra la scorsa stagione e questa è poi solo quella, i tanti uomini nuovi, gente che dovrebbe pesare in campo, non fanno  la differenza e, per ora, ci si trova a rimpiangere il giovane Mogliano spensierato e malandrino della scorsa stagione.  Calvisano non è nulla di speciale, certo Vunisa è dirompente, la difesa è solida, la mischia decisamente superiore ma non si vedono chissà che numeri e, non venisse fuori alla distanza, per ora paura non fa.  In testa ci sono Viadana, che fa fatica con San Donà, ed il Petrarca dei giovani che porta a casa i punti da Roma con Coach Moretti che incassa la prova di maturità dei suoi ragazzi per la tenuta mentale dimostrata in un match molto più difficile di quanto non dica il risultato. Il Campionato di Eccellenza si accomoda quindi nella sua “esclusiva” dimensione fra gli strombazzamenti di Italia-Tonga e si prepara a fare concorrenza il prossimo fine settimana niente popò di meno che agli All Blacks! E’ un Campionato che non si ferma certo perchè gioca la Nazionale e del resto, lo abbiamo già detto, non se ne vede il motivo visto che nessun team ha prestato giocatori alla Nazionale e, con questo turno, sono pure già rientrati anche i pochi permit player celtici. Capita però che in Eccellenza ci si senta molto più “Nazionali” di quanto non lo faccia sentire Brunel, ci si confronti tutte le domeniche con i buchi della Nazionale Azzurra, con i fallimenti di Mallett e Berbizier.  Capita infatti che si veda giocare, nel match con Tonga,  Botes e Burton e, dopo essersi messi le mani nei capelli e affogata la sopraggiunta fase di disperazione in una birra in più, si ritorni alle nostre  piccole eccellenti miserie ad apprezzare la regoletta dei mediani obbligatoriamente italiani e con lei  lo stile e la velocità di Rorato (San Donà), le scelte intelligenti di Lucchese (Mogliano), il piede infallibile di Menniti-Ippolito (Petrarca), la leadership di Benetti (Fiamme Oro), i ritrovati in seconda gioventù Marcato (Calvisano) e Travagli (Petrarca) cose belle che fanno ben sperare.  Questa Eccellenza non è bellissima ma, tecnicamente parlando, c’è del nuovo, c’è una velocità in campo in certi momenti che racconta di un modo nuovo di fare rugby. L’Eccellenza  sta forse rivelando una sua personalità che non è possibile chiudere nelle solite gabbie delle “convocazioni”, Emergenti o Under che siano;  è questo infatti l’unico pane FIR cucinato nel rapporto con questo Campionato fino ad oggi , ma ora  c’è qualcosa di più, c’è proprio…. movimento.

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