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AFFARI ESTERI

IN EUROPA SENZA EQUILIBRIO E CON “NOSTALGIA DA CASA”

Il divario aumenta invece di diminuire, chiusa la seconda giornata di coppe europee la differenza punti fra gli incassati e quelli racimolati dalle squadre italiane passa da 222 a 294. Partecipano alla insana debacle anche le due italiane di Pro12 che allargano la loro differenza punti da 20 a 33. Lo fanno in modo diverso, la Benetton con una convincente prestazione con i francesi dello Stade Toulosain, secondo tempo suicida dei trevigiani, in maniera invece vergognosa le Zebre che si beccano il cicchetto indispettito anche dal loro coach Gajan. Visto che però il tema di questo commento europeo è la “nostalgia da casa”, ovvero dal Trofeo Eccellenza, delle altre quattro italiane che sono in Amlin Cup andiamo a  fondo della cosa e buttiamola “sull’equilibrio”.  Rovigo ne ha fatti 3 e presi 90 da Worcester e Mogliano ha fatto finta di essere felice di averne fatti 12 ai London Wasps cercando di scrollarsi di dosso di averne presi 59. Quelli che avevano detto e scritto, chissà magari per “rispetto federale”, che Calvisano aveva fatto una impresa a resistere (perdendo di 5) dai francesi  dell’Agen  si è ben ricreduto perchè, ahimè, i Campioni d’Italia le hanno prese di santa ragione dai rumeni di Bucarest ( 42 -27)! Solo Prato perde di uno con London Welsh e sfiora quel colpaccio che prima o poi dovrà pur arrivare. 
Mentre le Eccellenti Rovigo, Mogliano, Calvisano, Prato si prendevano una differenza di 261 punti in Amlin Cup, nel Trofeo Eccellenza si suonava una musica diversa. Diversa perchè il maggior distacco (19) era quello che la Lazio rifilava al traballante Reggio Emilia, 4 punti di distacco a favore dei mantovani e bel match in equilibrio quello fra Petrarca e Viadana, poi le Fiamme Oro che passano a L’Aquila con 8 punti di distacco ed i Crociati che finalmente hanno fatto loro un match staccando di 3 punti San Donà. 
Solo il cospicuo contributo economico che le quattro Eccellenti prendono per stare in Amlin permette il non  rimpianto della loro Eccellenza. Le italiane in Amlin giocano senza speranza, non giocano match nemmeno di apparente equilibrio, si cimentano con livelli tecnici diversi, sia sotto il profilo della preparazione individuale che su quello di team, fuori equilibrio su tutto, anche sul numero di fisioterapisti. Non mi si venga poi a dire che Rovigo o Prato o le altre hanno però l’occasione di giocare, grazie alla Amlin Cup,  match di alto livello: che match di altro livello ci sarà mai stato dietro un 90 a 3 o 71 a 7 o 59 a 3? Che preparazione superiore i nostri ragazzi potranno mai aver appreso in 80 minuti da match di quello stampo? Che qualità di gioco e che gran livello di spettacolo avranno mai visto gli spettatori e quante indicazioni potenzialmente ripetibili i coaches? 
Organizzereste in Italia un campionato fra 6 squadre di serie B e altrettante di Eccellenza? Che senso avrebbe?  E’ l’equilibrio che determina la appartenenza ad una “categoria” e quindi ad un Campionato; ovviamente non inteso come equilibrio assoluto perchè in un Campionato uno arriva primo e uno ultimo e gli altri sono diversamente in mezzo. Come sempre in questi giorni di batoste europee si parla di come metterci rimedio; secondo me non si tratta di smantellare la Eccellenza per poter giocare pochi match in Amlin ma al contrario si tratta di valorizzarla per poter un domani avere un posto “vero” in Amlin Challenge Cup. Si tratta di alzare il livello di “quell’equilibrio” che il Trofeo Eccellenza, ma anche il Campionato, stanno piacevolmente proponendo in queste settimane.  Di fronte a questo in Italia abbiamo già perso tempo prezioso e le Coppe Europee, con questa formula e questi risultati,  paiono ogni giorno di più una immancabile perdita di posizione. 
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