Ecco un gran motivo per far festa: la imprevedibile schiacciante volontà degli uomini targati Benetton Treviso, tanto pigri da imbastire un primo tempo che non arriverebbe nemmeno alla sconfitta onorevole, quanto coriacei per esibire una seconda frazione che dimostra ancora una volta che questo team non è secondo a nessuno. Scarlets si piega piano piano, nella seconda metà pensa di poter gestire il vantaggio, è la supponenza di Priestland & Davies a far gioco alla rete di veloci attacchi pensati sul pacchetto di mischia ma gestiti con veloci frizioni del campo in largo da Semenzato che trova una super collaborazione in Ghiraldini, Derbyshire, Zanni, Rouyet e nel solito eccellente Barbieri. Il finale regala la gloria al talento di Di Bernardo, veloce e dal piede eccellente ma Treviso vince perchè sa che può farlo, tutto li, questa è la magia di questa Benetton.
L’altra notizia della giornata esce dalla verde isola. Non ci sta Connacht a fare la Cenerentola d’Irlanda, la sua ampia e bella vittoria con i quotati del Leinster passa per le mani dello scozzese Parks, alla fine è 34 -6 per quelli dell’ovest con un epocale 5 mete a 0. Per un soffio ce la fanno gli Warriors con le Zebre. Cominciano frivoli gli scozzesi e subiscono un pesante passivo grazie anche alla bella penetrazione fra le linee di Aguero. Troppo fragile però la linea di difesa delle Zebre nel primo tempo che subiscono e sbagliano complice l’indisciplina che migliorerà solo nell’ultimo quarto dell’incontro (2 gialli contemporanei è merce rara per tutti). Arma segreta degli Warriuors il Van der Merwe, vero fuoriclasse sugli spazi angusti. E’ il secondo tempo a dare alle Zebre una speranza, la difesa va a sprazzi ma in genere tiene bene gli assalti degli Warriors che, troppo vincolati al gioco della mischia, fanno difficoltà a costruire sul punto d’incontro. Le Zebre non rischiano mai di vincere ma potrebbero anche non perdere e dimostrano una buona solidità. Alla fine la precisione al piede (Glasgow 3/6, Zebre 5/7) non basta a fare la differenza alle Zebre che subiscono tre mete e ne fanno una. Buono Chillon in mediana, ancora ottimo Orquera, ha ancora tanta strada da fare la mischia, si conferma bene però Geldenhuys, esordio assoluto per Sarto, Van Vuren, Tripodi e Martinelli.
Siamo alla quinta giornata e si può cominciare a far due conti per il futuro. In testa si vede una corazzata, tutto come previsto, si chiama Ulster. Le Zebre di partite nelle gambe ne hanno 4 (il 18 novembre ci sarà il recupero proprio con Ulster) e di cose buone se ne sono viste per ora poche ma è davvero ancora presto. Treviso dovrebbe aver preso coscienza con il trionfo sugli Scarlets che può far male agli avversari, ogni partita è abbordabile, adesso si può: la prova del nove per i biancoverdi verrà presto,sarà la Heineken Cup che inizia fra due settimane e non il prossimo match di Pro12 che ci farà capire se Treviso c’è davvero.
.