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AZZURRI

NAZIONALE: TUTTO DA CAPO (MAGARI E’ SOLO UNA SENSAZIONE)

Vuoto, pieno, mezzo vuoto, mezzo pieno ?

L’Italrugby, quella delle Nazionali, quella diretta dalla FIR, l’unica entità del rugby Italiano ad averci i soldi per intenderci, ha incassato la consueta figuraccia stagionale e questa volta a ripetizione: l’Italia Emergenti le ha prese dalla Romania giusto ad un passo dal vincere la piccola ma comunque significativa IRB Nations Cup, la Italia U20 ha collezionato batoste incredibili ai Mondiali di categoria in Sudafrica e la Nazionale di Brunel ha vinto con difficoltà contro il nulla canadese dopo la netta e perentoria sconfitta contro i rincalzi della Argentina. La Under 20 inoltre,  dopo l’ultima pesante sconfitta con la Scozia, dovrà giocarsi con Fiji la permanenza nel baby-gotha del rugby mondiale. Devo dire che ho una sensazione, è una sensazione ma in un posto come questo blog dove si lavora per commenti e non per notizie anche quelle contano e poi, chissà, che non nascondano qualcosa di vero. Non si pretendono dalle nostre Nazionali vittorie a iosa ma un qualche passo avanti magari ci starebbe, invece guardiamo questa Italia del rugby in trasferta e la sensazione è quella che si debba sempre cominciare da capo, che il nostro massimo rugby debba sempre attendere la prossima rifondazione, il prossimo vate, il prossimo “ottimo” che seguirà il “buon lavoro fatto finora”. Dietro i risultati è sempre nascosto questo clique già scritto, nasce da identici insuccessi, tutti uguali negli anni. L’Italia Emergenti ha perso impegnandosi ma  meritatamente con la Romania un match ruvido, Guidi, il coach, è arrivato al termine dei 4 anni di gestione della Italia2, saluta e lascia poco se è vero che la Nazionale che ha giocato in Argentina e Canada non era proprio una derivazione del suo lavoro salvo pochi elementi tutt’altro che decisivi. Nota positiva in Canada la prima linea Rizzo-D’Apice-Castrogiovanni, un nuovo che avanza marcato Calvisano-Treviso-Padova-Roma-Leicester mentre abbiamo “scoperto” per il quarto anno consecutivo (ma sono di più) che siamo senza mediana (ma va là??) e, dopo la esperienza tragica con l’Argentina di Gori-Burton,  con il Canada è andata peggio con la soluzione Tebaldi-Burton. Non c’è problema, direbbero in qualsiasi altra Nations del mondo, stanno arrivando da dietro Chiesa-Palazzani, il duetto della Emergenti, e poi ancora  Calabrese-Apperley, la mediana della Under 20, ma così, lo sappiamo tutti, non è. C’è un Brunel nella Nazionale maggiore del quale si dice “lasciatelo lavorare”, come se Mallett non fosse esistito, adesso arriveranno i sostituiti di Guidi (Italia Emergenti) e di Green (Italia Under20) e di loro diremo “lasciateli lavorare” ed aspetteremo altri 4 anni per accogliere i prossimi ai quali potremo indirizzare il nostro italico benvenuto con un nuovo “lasciateli lavorare”. C’è qualcosa che non va? Ho una sensazione. 
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