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FIR E DINTORNI

FIR E AIRONI FRA AVVOCATI E MALA GESTIONE MA ALLA SBARRA CI VA TUTTO IL NOSTRO RUGBY

Due su due è assolutamente en plein ! Congratulazioni vivissime alla FIR  ai suoi massimi dirigenti, al suo tecnico dell’Alto Livello, al Presidente per essere riusciti a collezionare da entrambi i team di Pro12 nel corso della stessa stagione sportiva un ricorso contro se stessa attraverso le “competenti sedi giudiziarie” (Treviso si era fermato al Coni ma gli Aironi potrebbero voler andare anche più in la). Congratulazioni ai dirigenti FIR anche se sono come sempre “sorpresi” di quello che accade, il comunicato stampa della FIR sfiora il ridicolo nelle sue prime righe, e sempre apparentemente intonsi dei disastri dai quali sono circondati.. L’Europa del rugby ci guarda condire queste minestre, prima con Treviso ed ora con gli Aironi, e si fa un sacco di risate, lo sputtanamento del rugby italiano è al culmine,  ne dico solo una: vorrei essere nella testa di Brunel.  Gli Aironi dunque scrivono un comunicato stampa e la FIR risponde con il suo, la differenza è che il primo comunicato lo scrivono gli avvocati il secondo è una deriva politica dettata più da un ufficio marketing che non dalla consapevolezza della gravità del momento. 
Gli Aironicontestano il provvedimento federale nelle competenti sedi giudiziarie” puntano ad ottenere “annullamento” della revoca della licenza al Pro12, intimano la richiesta di “risarcimento“, perchè i danni eventualmente provocati, anche in termine di immagine, a certi livelli si pagano. Secondo gli avvocati degli Aironi la FIR non ha dato “sostanziale giustificazione” della mancanza di “affidabilità economica” del team di Melegari e tale affermazione sarebbe “contraria alla realtà“. Gli Aironi “rivendicano il diritto” di partecipare al Pro12 e “diffidano” la FIR dal proseguire con il bando al quale, non riconoscendolo legittimo, non si presenteranno. I virgolettati sono altrettante bombe giudiziarie che gli Aironi hanno messe in tasca alla FIR. Il comunicato federale invece punta tutto sulla “situazione economica-finanziaria di dichiarata ciriticità”, sul fatto che gli Aironi avrebbero “ammesso” questa situazione e che la scelta federale è “ponderata”. Per ora pare un chiaro uno a zero per gli Aironi perchè di fronte alla giustizia vale il fatto oggettivo (deficit di bilancio, istanza dei creditori, abbattimenti del capitale sotto soglia e via così) che sembra non ci sia. Resta il fatto che anche la sceneggiata di quelli di Viadana è altrettanto patetica: ieri a piangere miseria oggi a rivendicare diritti pare almeno poco “sportivo” nei confronti del palcoscenico che rappresentano e nel quale ci rappresentano.
Il pesce però puzza sempre dalla testa e questo non va dimenticato mentre si guarda a quella parola magica, “risarcimento”, per la quale gli Aironi hanno di fatto già dato la lista dei risarcibili quando a fine comunicato  ringraziano per il “supporto” ricevuto: la Regione Lombardia, il Comune di Viadana, la Provincia di Mantova, le Autorità, gli Sponsor, i Sostenitori e gli innumerevoli tifosi. Questi ultimi poi fanno trapelare fuori dai canali ufficiali l’ipotesi di “class action” contro la FIR. 
Qualcuno spera il bando di gara vada deserto e la FIR scelga gli Aironi come franchigia federale, tanto per risolverla all’acqua di rose, altri pensano gli Aironi presenteranno i soldini e tutto andrà a posto o altro di questa fatta ma oggi questo non conta. Conta il disastro di immagine e di sostanza sportiva in cui il nostro sport naufraga grazie a questa cattiva gestione e speriamo almeno che, se i nodi devono proprio venire al pettine, almeno tirino i capelli delle teste giuste.

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