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FIR E DINTORNI

RECUPERO “ECCELLENZA” AL MERCOLEDI (22) : IL SEGNO DELLA INCURIA.

Si recupererà il 22 febbraio, un mercoledi, la decima giornata del bistrattato campionato di Eccellenza del nostro bellissimo rugby. Un mercoledi qualsiasi e non importa se pomeriggio o sera, anche se in verità importa perchè è un campionato semi-prof e quindi molti giocatori lavorano, sarà comunque un mercoledì lontano da riflettori e passioni ovali, tutta colpa della neve dirà qualcuno. Un mercoledi a spalti sicuramente quasi vuoti, una nuova giornata di Eccellenza catapultata in mezzo al nulla.
Lo stesso nostro bellissimo rugby che ha fatto infiammare i cuori nella sfida con l’Inghilterra non è capace di darsi una dimensione che vada oltre il super palcoscenico internazionale, non riesce a parlare solo italiano.   Si poteva fare di meglio, non il mercoledi 22, si poteva fare un week end più avanti che tempo se ne trova e spazi pure, volendo. Può darsi sarebbe toccato scomodare un fine settimana bagnato anche dal Pro12 ma del resto la neve non è mica scesa solo per le squadre di Eccellenza e tutti qualche svantaggio se lo devono pur portare in spalla. La FIR spesa e contrappesa e poi alla fine è l’Eccellenza il campionato scomodo ed è a lei, l’unica che non potrebbe giocare infrasettimana, che tocca sempre l’anonimato, il triste mercoledì. 
C’è sempre meno cura per una dimensione che dovrebbe invece essere ancora più coccolata di altre, mentre la FIR fa i conti con i suoi capricci e quelli delle due celtiche, a volte davvero insostenibili,   le società di Eccellenza (e di A) sfracellano i propri sempre più ridotti budget contro problemi sempre più amplificati.
Ci vuole maggiore cura per questo campionato, i nuovi talenti nascono li, è li che germoglia il nuovo rugby italiano, invece la FIR è latitante presa da palcoscenici ampi e sontuosi.
Era il matematico G.Wilhelm Von Leibniz che diceva : “Dico spesso che un grande dottore uccide più gente che un grande generale“.
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