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AZZURRI

L’ITALIA FERMA SE STESSA E SI FA BATTERE DAI ….FONDAMENTALI.

L’Italia che merita più oggi che con la Francia inciampa  nei suoi ripetuti errori, sulla panchina corta, oggi cortissima. Così alla fine viene da dire che “lo schema Brunel vince” ma l’Italia perde.
Mischia non sempre vincente con i nostri in alcuni casi in difficoltà sulla ordinata ma più avanti nel gioco manovrato rispetto ai pari inglesi. L’Italia ha fatto vedere oggi soluzioni di continuità inaspettata, buona difesa con ripartenza, molto gioco alla mano in alcuni frangenti decisamente convincente ed invece gioco al piede raramente determinante. Bellissima la difesa, compatta ed avanzante, che ruba palloni e schiaccia indietro l’avversario, buona tenuta del campo, gestione dello spazio decisamente bella. Una Nazionale quella Azzurra che ha fatto vedere i sorci verdi agli inglesi che alla fine sono passati perchè hanno  organizzato un gioco essenziale fatto di fondamentali con rari schemi di gioco veramente evoluti.  Non è una novità che il reparto “bucato” degli Azzurri sia la mediana ma mai avremmo pensato di rimpiangere così potentemente Gori. L’Edoardo oggi si è riscattato della prova opaca della scorsa settimana ed avrebbe messo in mostra, in così poco tempo, dei buoni progressi di adattamento al piano di gioco. Sono Semenzato e Botes a tradire le aspettative, in particolare il primo, il suo ingresso ha generato la dilapidazione delle opportunità di gioco, insicuro, fuori contesto, fuori giornata alla mano. E’ stata la panchina il problema di questa Italia, i cambi hanno pesato negativamente sulla partita, il subentro ha creato spesso impaccio e troppa differenza nella tenuta del gioco. Bocciato il Semenzato  tocca ora rimpiangere i calci di Botes e stramaledire il grave errore di Masi ed il gioco è fatto.
C’è una Italia nuova, bella, che se la gioca, che dimostra di avere i numeri per fare cose inaspettate, che porta in meta in due giovanottoni come Venditti e Benvenuti (secondo me quest’ultimo migliore in campo insieme a Parisse), fa esordire Morisi, si affida (tardi) alla grinta del Pavanello e alla voglia di riscatto di D’Apice. 
Questa Italia ha dato la forte impressione che la prossima volta andrà meglio, non è però, come in passato, una speranza dettata dalla  buona volontà ma una consapevolezza di tipo tecnico. E allora diciamolo con sufficiente serenità anche se un po’ arrabbiati…..sarà per la prossima volta.

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