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IL RUGBY E’ DOVE C’E’ IL RUGBY. I CASI DI ROMA E MILANO.

Questo è un blog di commenti e, abituatevi, non devono essere edulcorati o “ganzi” ma solo sensati e rispettosi.  Questo è il primo avvertimento di una lunga serie ma vale molto questa volta perchè piange il cuore dover partire da due drammi ovali per lasciare il segno del commento.
Il grande rugby, la storia del rugby di Milano e di Italia sta morendo;  i 18 scudetti dell’Amatori Milano non bastano a salvare l’Amatori. Dopo una retrocessione sofferta e pesantissima, arrivata alla serie B nello sfascio societario e di ambiente più totale, la squadra super Campione d’Italia sta morendo.
Roma Rugby ha 5 scudetti in bacheca, gioca al mitico Tre Fontane, è il cuore ovale di Roma: sta morendo.
Milano e Roma, le piazze economicamente e socialmente più forti della penisola non sono capaci di mantenere vive due cose così. 
Si dirà non è tutto così facile, certo la cosa è complessa ma anche se , e ce lo si augura con tutto il cuore, entrambe queste realtà ovali venissero salvate all’ultimo momento in qualche modo, rimarrebbe negli occhi lo sfascio di questi mesi. Le immagini passate nella storia degli ultimi dodici mesi di questo pezzo di Roma e Milano sono lo specchio di una realtà da dimenticare ma che va segnata.
Perchè a Roma c’erano due, dico due, franchige pronte ad entrare in Celtic League, ma non bastano oggi per dare alla Rugby Roma uno straccio di Eccellenza nel solco della sua tradizione. 
Perchè a Milano è arrivata anche l’Arena Civica a fare da casa al mondo ovale nella città più ricca d’Italia ma non basta  a dare una serie B all’Amatori.
A quanti dicevano che il rugby deve essere nelle grandi città perchè di si, che le franchige dovevano essere di Roma e Milano, che non aveva senso la squadretta a Viadana, a Parma  o la pretenziosa Benetton nella provinciale marca trevigiana,  a quanti vedono il rugby come un fenomeno da baraccone, fatto per le grandi piazze da conquistare  e non per la passione che deve far nascere nei nostri cuori ed anche ad alcuni bravi giornalisti che io stimo molto, grandi appassionati  e grandi blogger io dico :  il rugby è dove c’è il rugby.
Si propaghi per valori, passione e dedizione  non per artificiosità.
Una ultima cosa però: a Milano e a Roma, comunque vadano queste storie tristi,  il rugby, quello vero, bello, fatto di valori,  passioni e dedizione, il rugby c’è.


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